Albert Camus

"Non rinunciare mai, Catherine.
Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità."

La prima volta che ho letto questa frase (tratta da un romanzo di Albert Camus) sono rimasto un po' confuso: che cosa voleva dire per l'autore "avere dentro di sé il senso della felicità " ?
Ci ho ragionato molto, mi sembrava alquanto strano che si potesse avere dentro di sé solo ed esclusivamente il senso di uno stato ben preciso, quello della felicità, appunto. O si è felici o non lo si è, pensavo seguendo un criterio puramente ragionieristico. Ma poi, cercando di cambiare il mio punto di vista, cercando di avere una visione più complessa delle cose, ho concluso il mio ragionamento dicendomi: Catherine in questo momento probabilmente non è felice ma conosce il senso della felicità perché almeno una volta nella sua vita felice lo è stata. Ho proseguito nella mia riflessione arrivando a questa conclusione: solo se si è stati realmente felici almeno una volta nella propria vita si ha quanto meno la voglia di ripetere questo momento di felicità per un periodo più o meno protratto nel tempo. Lo stesso vale per altri stati d'animo, per l'amore, ad esempio o per la libertà, e per tutti quei valori così importanti per un essere umano.
In questo momento sto leggendo un libro di Viola Ardone che in un passaggio scrive: " Le galline mi guardavano e spostavano la testa avanti e indietro con piccoli movimenti ottusi: che ne potevano sapere della libertà, loro che in gabbia ci erano nate e cresciute? Allora iniziarono a farmi più pena che rabbia. Chi in prigionia ci è sempre stato l'indipendenza non se la può nemmeno rimpiangere."
Quando rileggo questa frase (che mi dà un'ulteriore chiave di lettura del ragionamento dal quale sono partito) mi piace pensare che la scrittrice abbia voluto riferirsi a delle gabbie in senso più ampio, le stesse gabbie nelle quali i nostri pensieri sono a volte imprigionati da pregiudizi, meschinità, piccolezze d'animo, ottusità ed egoismo. Bisogna, al contrario delle galline, spiccare con un salto il volo verso una libertà mentale che ci dia la possibilità di vedere le cose per quello che sono, nella loro totalità ed interezza. Chi in prigionia c'è sempre stato l'indipendenza non se la può nemmeno rimpiangere. Chi non ha mai vissuto non saprà mai qual è il significato della vita stessa e chi non è mai stato innamorato, nemmeno per una volta mai conoscerà la forza di quel sentimento chiamato amore.

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