Disturbo bipolare

Franco Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo italiano, innovatore nel campo della salute mentale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia, fondatore di Psichiatria Democratica e ispiratore della Legge 180/1978 (che ne prende il nome) che introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia promuovendo radicali trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrici. Esponente della psichiatria fenomenologica, è considerato lo psichiatra italiano più influente del XX secolo.

(da Wikipedia)


Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica che si traduce in un disturbo caratterizzato da anomali cambiamenti dell’umore, dell’energia e del livello di attività svolta nell’arco della giornata. In fasi di forte scompenso è necessario un ricovero ospedaliero in quanto sia gli stati maniacali, ma soprattutto le fasi depressive tendono ad essere molto pesanti.

(dal web)


Mi fu diagnosticato il disturbo bipolare circa quindici anni fa, in seguito ad un periodo di forte depressione causato dalla fine di una relazione sentimentale. Venni ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Mondovì dove mi furono somministrate le cure necessarie per una pronta riabilitazione in tempi brevi. Le cure prevedevano in sostanza l'assunzione, tra gli altri, di stabilizzatori quali il litio e l'acido valproico. Il disturbo bipolare, oltre ad essere una patologia congenita, è incurabile e quindi può solo essere tenuta sotto controllo con farmaci e visite specialistiche in modo tale da adeguare, con l'ausilio di medici specializzati, le terapie alle eventuali variazioni dello stato della malattia.
Del mio ricovero in ospedale non ricordo molto, ciò che non dimenticherò mai è il dolore fisico, un dolore all'addome che mi piegava in due e che non mi permetteva di respirare, sentivo dentro di me un grido fortissimo, il grido di un bambino, di tanti bambini che dentro di me amplificavano il mio dolore, il dolore dell'intero universo.
Andò avanti così per qualche giorno, vagavo senza mèta nei corridoi del reparto senza sapere dove andavo, senza sapere dove andare.
Man mano che passavano i giorni cominciavo a sentirmi meglio, gli angeli delle corsie si prendevano cura di me, mi davano da mangiare e da bere, mi lavavano e mi asciugavano, si prendevano cura di me per qualsiasi cosa io avessi bisogno. Del giorno delle mie dimissioni ho un ricordo che ho fissato in modo indelebile nella mia memoria. Stavo fumando e ad un certo punto ho guardato davanti a me, c'era una signora corpulenta che mi guardava, seduta su una sedia. Ad un certo punto mi ha detto con un accento del sud "Vai, vai, lavati e fatti la barba, che mi sembri un Gesù Cristo risorto". Perché è così che io mi sono sentito in quel momento, un morto che, piano piano, ritornava alla vita.

Ci sarebbero molte cose da dire a riguardo del disagio psichico e delle malattie psichiatriche, quello che mi sento di affermare è che a questo proposito c'è ancora troppa chiusura mentale per poter rendere il giusto merito al preziosissimo lavoro svolto dal dott. Franco Basaglia.
Nel corso degli anni ho subito ulteriori ricoveri "programmati" e a volte ho riscontrato nei miei confronti pregiudizi e discriminazioni. Eppure ci sono molte persone (uno per tutti Dario d'Ambrosi e il suo Teatro Patologico) che lavorano assiduamente al fine di contribuire a restituire dignità alle persone che vivrebbero altrimenti in condizioni di disagio e di solitudine.
Questa è la mia esperienza, nonostante la mia patologia riesco a condurre un vita di relazione soddisfacente e non mi piace essere etichettato come uno che "ha dei problemi", la mia è una vera e propria patologia, diventa un problema quando gli altri me la fanno vivere come tale.
Il mio incontro con la danza prima e con il teatro poi non hanno fatto altro che allargare i miei orizzonti ed aiutarmi a vivere rapporti intensi con persone che mi hanno accettato per quello che sono e che posso dare agli altri.
Siamo esseri umani, ognuno con l propria individualità e sensibilità, queste e altre caratteristiche acquistano una forza indescrivibile quando vengono, com'è giusto che sia, messe a disposizione degli altri per costruire insieme una società, un mondo migliore. (...)

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