Maturità, t'avessi preso prima
"Maturità, t'avessi preso prima" cantava Antonello Venditti nella sua "Notte prima degli esami". Ed effettivamente, a pensarci bene, per quanto mi riguarda un paio d'anni di tempo me li sarei potuti risparmiare. E che cosa sarebbe cambiato? Avrei forse avuto delle possibilità in più, sarei entrato nel mondo del lavoro a tempo ed ora, avrei tagliato il cordone ombelicale con la mia famiglia a diciannove anni invece che a ventuno (ma quella del cordone ombelicale è comunque tutta un'altra storia).
Ed invece che ho fatto? Non ho pensato ad altro che a divertirmi, divertirmi sempre, come un pazzo, correndo dietro ad amici a ragazze a paradisi più o meno artificiali. Con il passare degli anni ho incominciato a pensare che quel tempo, quello dedicato a darmi alla pazza gioia, fosse stato tempo sprecato, tempo portato via alla costruzione del mio avvenire in modo posato ed equilibrato. E invece no, non è così, alla veneranda età di cinquantasei anni mi ritrovo centinaia, migliaia di fotografie nella testa, immagini che posso mescolare come un mazzo di carte e scoprire quando ho bisogno di rivivere anni di leggerezza e di spensieratezza.
Ma sto andando fuori tema, era degli esami che stavo parlando. Nella mia vita ne ho sostenuti tantissimi, qualcuno l'ho superato ed altri no e mi accorgo adesso che la maggior parte degli esami che ho affrontato non erano altro che un modo di cercare di dimostrare qualcosa agli altri, mentre, se proprio si vuole dimostrare qualcosa, è con sé stessi che bisogna misurarsi. Solo con me stesso, sono questi gli esami che ho superato ampiamente e che mi hanno dato più soddisfazione.
Nella mia vita hanno trovato posto un innumerevole numero di esami e forse è proprio così, per le persone che hanno la brutta abitudine di mettersi continuamente in discussione gli esami non finiscono davvero mai.
A proposito, ieri ho sostenuto un esame che non sono riuscito a superare, in caso contrario la mia vita avrebbe preso direzioni diverse, avrei avuto la possibilità di rimettermi in gioco ancora una volta. Pazienza, mi rimangono comunque da sfogliare centinaia, migliaia di splendide fotografie.
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