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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Scaravoltàto

Scaravoltàto da marosi oscuri e travolgenti in una notte interminabile di innumerevoli parole vuote e di lubrici sensi consegnati all'oblìo [miseri corpi desolati che si denudano e si aggrovigliano, abbandonandosi]   Sfiancato da un incoerente e vano esistere, giorni sperperati in mute stanze imbiancate a calce disadorni simulacri di passioni vanamente attese, subitamente consumate, mai sopite [indimenticate]   Confondendomi tra i flutti della mia memoria [brandelli confusi di imperitura umanità] lasciandomi trasportare alla deriva di un destino imponderabile mi areno dolcemente su lidi inesplorati [la mia stanca stravaganza] sorrido all'alba del nuovo giorno

Incontri

(...) Negli ospedali psichiatrici si possono incontrare molte persone affette da disagio psichico e da patologie psichiatriche vere .e proprie e anche persone rifiutate dalla società che chiedono il ricovero in ospedale perché proprio non sanno dove andare. Ci sono inoltre, purtroppo, anche adolescenti che per le loro patologie vengono rifiutati dalle famiglie di origine e vengono affidati agli ospedali psichiatrici che se ne fanno carico per inserirli successivamente in comunità. Dietro un aspetto che può sembrare prettamente burocratico si nascondono storie molto toccanti, la sofferenza che provano questi ragazzi a volte è indescrivibile e in alcuni casi può dare origine a danni psicologici irreparabili. (...)

Sanitarium

Welcome home (sanitarium) "Welcome to where time stands still No one leaves and no one will Moon is full, never seems to change Just labelled mentally deranged Dream the same thing every night I see our freedom in my sight No locked doors, no windows barred No things to make my brain seem scarred Sleep my friend, and you will see The dream is my reality They keep me locked up in this cage Can't they see it's why my brain says rage? Sanitarium Leave me be Sanitarium Just leave me alone Build my fear of what's out there Cannot breathe the open air Whisper things into my brain Assuring me that I'm insane They think our heads are in their hands But violent use brings violent plans Keep him tied, it makes him well He's getting better, can't you tell? No more can they keep us in Listen, damn it, we will win They see it right, they see it well But they think this saves us from our hell Sanitarium Leave me be Sanitarium Just leave me alone Sanitarium (Just leave me...

Ricoveri programmati

(...) Quando parlo di "ricoveri programmati" mi riferisco a tutti i ricoveri che si concordano con il proprio psichiatra. Mentre nella maggior parte delle volte il ricovero avviene in condizioni di urgenza, soprattutto quando si manifesta un pericolo di vita per il paziente, la programmazione del ricovero consente di anticipare eventi che potrebbero trasformarsi in situazioni difficilmente gestibili. I ricoveri programmati servono anche a tenere sotto stretto controllo medico il paziente che non risponde più come dovrebbe alla terapia fino a quel momento somministrata. Questo momento di "pausa" serve inoltre a sollevare il paziente da incombenze che sono diventate poco sostenibili e ad alleggerirlo dello stress accumulato nel tempo. È un po' come se si andasse a rigenerarsi in una Spa o in un centro benessere per qualche settimana. Più o meno. (...)

Stelle

"Siamo tutti stelle c'è chi brilla di luce propria e chi viene aiutato a brillare da altre stelle amiche. L'importante è ricordare di splendere sempre! ognuno a suo modo  ognuno con la sua luminosità  Brilla sempre e ricordati che sei una stella!" "Sai, non c'è niente di male se ti guardi allo specchio, vedi un altro riflesso non trovi te stesso. Sai, non c'è niente di strano  se cammini per strada la gente ti squadra ti trasformi in rugiada. Sai, non è affatto banale  se il cuore si stringe dentro un quadro che stinge sotto un cielo che finge. Sai, non è affatto malsano  se si scappa da un mondo dove amore è lo sfondo di un io vagabondo" (E.B)

Disturbo bipolare

Franco Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo italiano, innovatore nel campo della salute mentale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia, fondatore di Psichiatria Democratica e ispiratore della Legge 180/1978 (che ne prende il nome) che introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia promuovendo radicali trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrici. Esponente della psichiatria fenomenologica, è considerato lo psichiatra italiano più influente del XX secolo. (da Wikipedia) Il disturbo bipolare è una patologia psichiatrica che si traduce in un disturbo caratterizzato da anomali cambiamenti dell’umore, dell’energia e del livello di attività svolta nell’arco della giornata. In fasi di forte scompenso è necessario un ricovero ospedaliero in quanto sia gli stati maniacali, ma soprattutto le fasi depressive tendono ad essere molto pesanti. (dal web) Mi fu diagnosticato il disturbo bipolare circa quindici an...

Albert Camus

"Non rinunciare mai, Catherine. Hai tante cose dentro di te e la più nobile di tutte, il senso della felicità." La prima volta che ho letto questa frase (tratta da un romanzo di Albert Camus) sono rimasto un po' confuso: che cosa voleva dire per l'autore "avere dentro di sé il senso della felicità " ? Ci ho ragionato molto, mi sembrava alquanto strano che si potesse avere dentro di sé solo ed esclusivamente il senso di uno stato ben preciso, quello della felicità, appunto. O si è felici o non lo si è, pensavo seguendo un criterio puramente ragionieristico. Ma poi, cercando di cambiare il mio punto di vista, cercando di avere una visione più complessa delle cose, ho concluso il mio ragionamento dicendomi: Catherine in questo momento probabilmente non è felice ma conosce il senso della felicità perché almeno una volta nella sua vita felice lo è stata. Ho proseguito nella mia riflessione arrivando a questa conclusione: solo se si è stati realmente felici almeno...

Guerrieri

Bisogna essere guerrieri per destreggiarsi tra i colpi meschini della cattiveria di chi si nasconde dietro un falso atteggiamento di cordialità.

Felicità

Siamo felici solo quando vogliamo che succeda (Nathalie Sarraute) In effetti credo che sia così, la felicità non è un dono che cade dal cielo quando uno meno se lo aspetta, né tanto meno un vortice nel quale siamo catapultati nostro malgrado da eventi più o meno favorevoli alla conquista di uno stato se non di felicità quanto meno di serenità (ma esiste realmente una differenza tra questi due stati d'essere?) La felicità dobbiamo essere in grado di vederla e poi di sceglierla, di diventare parte attiva in questo gioco così affascinante che ci rende degni di essere considerati esseri umani a tutti gli effetti. Mi piace osservare la gente, le persone che mi circondano, e ho notato che molte di esse solo a parole desiderano la felicità. E questo perché? La felicità a molti è sconosciuta, e come tutte le cose sconosciute la felicità fa paura, si preferisce quindi rimanere agganciati a poche ma solide certezze che diano magari non la felicità ma una condizione di una ignava tranquillità...

Maturità, t'avessi preso prima

"Maturità, t'avessi preso prima" cantava Antonello Venditti nella sua "Notte prima degli esami". Ed effettivamente, a pensarci bene, per quanto mi riguarda un paio d'anni di tempo me li sarei potuti risparmiare. E che cosa sarebbe cambiato? Avrei forse avuto delle possibilità in più, sarei entrato nel mondo del lavoro a tempo ed ora, avrei tagliato il cordone ombelicale con la mia famiglia a diciannove anni invece che a ventuno (ma quella del cordone ombelicale è comunque tutta un'altra storia). Ed invece che ho fatto? Non ho pensato ad altro che a divertirmi, divertirmi sempre, come un pazzo, correndo dietro ad amici a ragazze a paradisi più o meno artificiali. Con il passare degli anni ho incominciato a pensare che quel tempo, quello dedicato a darmi alla pazza gioia, fosse stato tempo sprecato, tempo portato via alla costruzione del mio avvenire in modo posato ed equilibrato. E invece no, non è così, alla veneranda età di cinquantasei anni mi ritrovo ...

Vita e morte

Ho preso consapevolezza della morte all'incirca verso gli otto anni. Mi stavo guardando allo specchio e ad un certo punto mi sono detto "un giorno, prima o poi, io non ci sarò più, non sarò più. Ho preso consapevolezza della morte ma, ciò che più conta, della vita, del fatto che c'è una netta contrapposizione tra questi due eventi, morte e vita, appunto. Gli animali sono esseri inconsapevoli, nascono senza sapere di essere nati, vivono senza sapere di vivere ma, soprattutto, senza sapere che moriranno. Per gli esseri umani il discorso è un po' più complesso in quanto sono esseri senzienti ed il loro approccio alla vita e, di conseguenza, alla morte può assumere sfaccettature diverse tra di loro. Ci sono persone che vivono la propria esistenza come se non dovessero morire mai, come se il loro viaggio su questa terra non dovesse mai aver fine e non si pongono affatto il problema di affrontare almeno per una volta il discorso relativo alla morte almeno con sé stessi, tant...